Rovistano nel buio i fari stanchi di un tassì
|
Che in cerca di clienti si fa il giro della zona
|
C'è una ragazza sola, avrà vent’anni o giù di lì
|
Le sfreccia accanto un’auto di ubriachi che le suona
|
Due randagi senza nome frugano accanto a un bidone
|
In cerca di un boccone da mandare giù
|
Delle grida dall’androne, seguo il tonfo di un portone
|
Di chi è andato e non se ne tornerà più
|
Riesco a sentire il battito
|
Del cuore della notte
|
E a volte basta un attimo
|
Che sembra che ci inghiotte
|
Saltano in aria i piani come tappi di champagne
|
E c'è una calma strana che mi sa di libertà
|
Sembra quasi che Dio stia trattenendo il respiro
|
Ci incroceremo sulla linea del mattino
|
E a quest’ora non ci sta un’ombra nei paraggi
|
A quest’ora ladri di sogni sui miei passi
|
A quest’ora soltanto il cielo a cui aggrapparci
|
A quest’ora, a quest’ora
|
Al cinema è finito pure l’ultimo dei film
|
E in sala restano soltanto i titoli di coda
|
Gli echi delle risate di commedie un po' così
|
I brividi di un thriller che ti incolla alla poltrona
|
Davanti a un distributore un tale impreca sottovoce
|
Sarà che il pacchetto non gli scende giù
|
Ed in bocca ho quel sapore, ma poi guardo in ogni dove
|
Lo sapevo, non potevi essere tu
|
Riesco a sentire il battito
|
Del cuore della notte
|
E a volte basta un attimo
|
Che sembra che ci inghiotte
|
Saltano in aria i piani come tappi di champagne
|
E c'è una calma strana che mi sa di libertà
|
Sembra quasi che Dio stia trattenendo il respiro
|
Ci incroceremo sulla linea del mattino
|
E a quest’ora non ci sta un’ombra nei paraggi
|
A quest’ora ladri di sogni sui miei passi
|
A quest’ora soltanto il cielo a cui aggrapparci
|
A quest’ora, a quest’ora |